"Quattro capitoli, molti protagonisti, quasi sempre spiati attraverso un riflesso, diverse vicende intrecciate tra loro da un’unica, grande contrapposizione dialettica che da sempre domina la psiche umana: la pulsione alla vita e la pulsione alla morte:
I. “Billie Holiday canta per Che Guevara” sono protagoniste due coppie, apparentemente molto distanti –la prima, più giovane, composta da due ex innamorati, la seconda, più matura, da due sposi- ma in realtà molto simili.
Il sogno di una donna che ama. Un divano bianco sulla sabbia, il vento soffia lontano frammenti di amori antichi, di amanti sepolti. Un amore annoiato, ma che sopravvive alle fiamme.
II. “Finito di Piangere” narra il dolore di un padre orfano del giovane figlio e della conseguente ricerca di quell’universo in apparenza perduto.
Le prime lacrime. Davanti a un albero, un salice spoglio che dev’essere morto, a meno che non sia la stagione giusta.
III. “lovers&fuckers” si incontrano, stridendo e accordandosi, la cruda realtà di uno spacciatore, quella di una prostituta e la più favorevole, ma non meno sofferente, realtà di una giovane alto-borghese.
Il vizio corrotto da un amore, un amore deviato dal vizio. La stessa via di fuga.
L’ addio definitivo, ma esplicativo. Confessioni silenziose tra l’angoscia e la felicità.
A congiungere profondamente le trame è il binomio, di freudiana memoria, di amore e morte: coppie separate dalla morte vengono riunite dall’amore, amori forse esauriti vengono fatti rivivere dalla morte."
(Marianna Menozzi)